Tasso povertà Usa: la doppia sfida della povertà infantile

Il tasso povertà Usa sta vivendo un’importante crescita, registrando per la prima volta in oltre dieci anni un aumento significativo, soprattutto per quanto riguarda la povertà infantile. Questo emerge da un nuovo rapporto pubblicato martedì dal Dipartimento del Censimento degli Stati Uniti, organo principale del Sistema Statistico Federale Americano.
Secondo il rapporto, il tasso di povertà ha il 12,4% nel 2022, il che significa che milioni di persone si sono trovate a vivere senza risorse sufficienti per soddisfare i loro bisogni di base.
Questo dato si basa sulla Misura Supplementare della Povertà, che tiene conto di determinati aiuti governativi non monetari e delle spese necessarie.
Parrott ha indicato la fine del credito d’imposta federale per i figli esteso nel 2022 come causa dell’incremento significativo della povertà infantile e ha chiesto ai legislatori di reintrodurre questo beneficio.
Anche il tasso di povertà tra i bambini è aumentato in modo significativo, raddoppiando rispetto all’anno precedente.
Tasso povertà Usa: anche i bambini coinvolti
Più del 12% dei bambini americani ha vissuto in povertà lo scorso anno.
“La povertà infantile ha subito un forte aumento”, ha dichiarato Timothy Smeeding, un esperto di soglia di povertà e professore di affari pubblici ed economia presso l’Università del Wisconsin-Madison.
L’aumento del 2022 è probabilmente collegato alla fine dei benefici legati alla pandemia, ha detto Dave Waddington, capo della divisione delle statistiche sociali, economiche e abitative del Dipartimento del Censimento.
“Dopo tre anni consecutivi con i tassi di povertà più bassi mai registrati, la striscia si è interrotta”, ha dichiarato Parolin.
Parolin ha aggiunto che l’aumento del tasso di povertà di quest’anno conferma le previsioni degli scienziati sociali degli ultimi anni.
Parallelamente, i principali economisti statunitensi prevedono che le probabilità che l’economia statunitense entri in recessione siano alte, rendendo l’anno difficile per molti americani che già lottano contro la povertà.
Nouriel Roubini, che nel 2008 ha previsto con precisione l’esplosione della bolla immobiliare, ha affermato che l’economia statunitense sta attraversando una “forte frenata”, come riportato dai media statunitensi.
L’economista ha avvertito che la recessione sarà lunga, prolungata, grave e associata a difficoltà finanziarie generalizzate.