Sicurezza energetica a rischio: l’appello dell’OPEC al mondo

Sicurezza energetica a rischio: l’appello dell’OPEC al mondo
Opec

La recente conferenza energetica ADIPEC ad Abu Dhabi ha messo in luce un importante monito proveniente dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC). Secondo l’OPEC, la mancanza di investimenti nel settore petrolifero sta diventando sempre più preoccupante e potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza energetica globale. Inoltre, potrebbe portare a un aumento dei prezzi del petrolio fino a raggiungere quota $100 al barile.

Il segretario generale dell’OPEC, Haitham Al Ghais, ha sottolineato che per evitare un repentino aumento dei prezzi dell’energia, sono necessari investimenti per almeno $12 trilioni entro il 2045. Al Ghais ha definito la sotto-investizione come una minaccia, poiché può comportare una maggiore volatilità dei prezzi con l’aumento della domanda.

Da giugno, il prezzo del Brent, punto di riferimento globale per il petrolio, è aumentato del 29% e la scorsa settimana ha raggiunto quasi $97 al barile, il livello più alto dell’anno scorso. Questo aumento è principalmente dovuto ai tagli prolungati alla produzione da parte di paesi come l’Arabia Saudita e la Russia.

Al Ghais ha affermato che sebbene l’OPEC non faccia previsioni sui prezzi, i fattori che potrebbero portare a un raggiungimento dei $100 al barile sono presenti da tempo, in particolare la mancanza di investimenti nel settore. Pertanto, è fondamentale garantire investimenti adeguati per preservare la sicurezza energetica.

Secondo Al Ghais, “sotto-investendo, stiamo effettivamente mettendo a rischio la sicurezza energetica”. Inoltre, ha sottolineato che considerando la crescita demografica ed economica, affidarsi esclusivamente alle energie rinnovabili o all’idrogeno per soddisfare le future esigenze energetiche globali è impensabile.

L’Opec solleva un problema da affrontare subito

Queste dichiarazioni arrivano poco dopo che l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha previsto che la domanda globale di petrolio, gas naturale e carbone raggiungerà il picco entro il 2030. L’IEA ha anche invitato a interrompere immediatamente gli investimenti in nuovi progetti petroliferi e gasiferi per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050.

Tuttavia, Al Ghais ha sottolineato che raggiungere l’obiettivo di riduzione proposto sarebbe una “sfida monumentale”. Ha evidenziato che nonostante l’espansione delle energie rinnovabili, il consumo di combustibili fossili come percentuale della domanda energetica globale è rimasto praticamente invariato negli ultimi trent’anni.

In conclusione, la crescente preoccupazione per il cambiamento climatico e la necessità di ridurre le emissioni di carbonio stanno spingendo verso fonti di energia più pulite. Tuttavia, il monito dell’OPEC sottolinea l’importanza di bilanciare queste esigenze con la necessità di garantire la sicurezza energetica e prevenire aumento dei prezzi dell’energia. La sfida sarà trovare un equilibrio tra questi obiettivi contrastanti nei prossimi anni.