Ripresa nel 2024? Ecco le parole preoccupanti dell’OMC sui commercio globale dei prossimi mesi

Il panorama economico mondiale sta vivendo un momento di profonda crisi e instabilità. Le ragioni dietro a questo declino senza precedenti sono molteplici, ma un fattore chiave è l’aumento delle aliquote d’interesse che sta influenzando negativamente la crescita del commercio mondiale. L’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’OMC, una delle principali istituzioni che monitora i flussi commerciali globali, ha recentemente rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita del commercio, passando dal 1,7% al 0,8%. Questo è un andamento molto preoccupante rispetto al 3% registrato l’anno scorso.
Le discussioni e le analisi su questi recenti sviluppi si stanno concentrando nella sede dell’OMC a Ginevra. Gli esperti dell’organizzazione hanno identificato diversi fattori che hanno contribuito a questo calo. Tra questi, l’aumento delle aliquote d’interesse si è dimostrato uno dei principali catalizzatori, influenzando pesantemente il settore manifatturiero sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea. Ma non è tutto qui. L’inflazione persistente nelle principali economie sta erodendo la fiducia dei consumatori e degli investitori. Nel frattempo, la Cina, una volta locomotiva della crescita globale, sta mostrando segni di stanchezza. Le tensioni nel settore immobiliare cinese stanno aumentando, alimentando preoccupazioni per una possibile crisi.
Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla Cina, altre potenze globali stanno affrontando difficoltà nella loro storia economica recente. Il commercio mondiale, da sempre indicatore della salute dell’economia globale, ha cominciato a mostrare segni di affaticamento verso la fine dello scorso anno. Nonostante ciò, alcune cifre avevano dato spunti di speranza: ad esempio, le esportazioni verso il Nord America erano cresciute del 5,4% nella prima metà dell’anno, un risultato notevolmente migliore rispetto ad altre regioni come l’Asia e la Russia, dove invece si è registrato un calo.
Queste tendenze contrastanti mettono in luce una serie di sfide complesse che il mondo sta attualmente affrontando. L’inflazione, come menzionato in precedenza, è una delle principali preoccupazioni. Ma la lista delle sfide non finisce qui. Le azioni delle banche centrali, che hanno alzato le aliquote d’interesse per contrastare l’inflazione, hanno creato ulteriori problemi. La crescita stagnante della Cina, insieme alla forza del dollaro, ha ulteriormente complicato le cose. E se tutto ciò non bastasse, le questioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina e le tensioni crescenti tra gli Stati Uniti e la Cina, hanno avuto un impatto significativo.
In questo contesto economico turbolento, emerge un altro problema: la crescente tendenza a suddividere il commercio mondiale in blocchi separati, principalmente a causa di tensioni geopolitiche. Questa potrebbe essere una delle sfide più gravi che il commercio mondiale dovrà affrontare nei prossimi anni.
Inoltre, il valore del commercio di merci è diminuito del 5% nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Settori come i prodotti chimici, il ferro, l’acciaio, le apparecchiature di telecomunicazione e il settore tessile sono stati particolarmente colpiti. Nonostante le prospettive sembrano alquanto cupe, l’OMC rimane ottimista per il futuro, prevedendo una possibile ripresa nel 2024. Tuttavia, il percorso verso la ripresa è pieno di sfide e incognite.