Rinascita economica del Giappone: esportazioni in aumento a settembre

Rinascita economica del Giappone: esportazioni in aumento a settembre
Giappone

Il Giappone, famoso per la sua resistenza e la sua capacità di adattarsi, ha vissuto un altro episodio di successo nella sua storia economica. Nel mese di settembre, l’arcipelago ha registrato un notevole aumento delle sue esportazioni, segnando un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente. Questo dato, associato a una diminuzione delle importazioni del 16,3%, ha portato a un saldo positivo di 62,4 trilioni di yen (circa 410 miliardi di dollari), rappresentando il primo surplus commerciale mensile dopo tre mesi.

Il porto di Yokohama, vicino a Tokyo, ha testimoniato questa crescita con una foto scattata il 6 luglio 2020, che mostrava un numero crescente di automobili pronte per essere esportate. Le automobili rappresentano solo una parte dell’incremento totale delle esportazioni, che ha visto un aumento anche nelle spedizioni di macchinari ed elettronica.

Secondo i dati provvisori rilasciati dalla dogana, le esportazioni del mese di settembre hanno raggiunto i 9,2 trilioni di yen (61 miliardi di dollari), mentre le importazioni sono scese a 10,9 trilioni di yen (72 miliardi di dollari). Questo trend positivo nel settore delle esportazioni è il più grande registrato dall’inizio del 2020, superando le aspettative degli analisti. Questi numeri riflettono una robusta attività nel settore manifatturiero giapponese, nonostante l’incertezza della domanda globale.

Gli economisti attribuiscono la diminuzione delle importazioni agli effetti dell’anno precedente. Tuttavia, è evidente che il Giappone sta navigando abilmente in un complesso panorama economico globale.

Il Giappone ha ridotto il deficit commerciale

Nel primo semestre dell’anno finanziario giapponese, da aprile a settembre, le esportazioni sono aumentate solo dell’1,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un record di 50,2 trilioni di yen (330 miliardi di dollari). Nonostante ciò, il deficit commerciale si è ridotto di tre quarti, attestandosi a 2,7 trilioni di yen (18 miliardi di dollari).

Una zona di preoccupazione è il commercio con il resto dell’Asia. Negli ultimi sei mesi, si è assistito a una diminuzione delle esportazioni di chip per computer e attrezzature per la produzione di semiconduttori, che ha avuto un impatto negativo sulle esportazioni verso la Cina. Questo calo è in linea con il rallentamento globale nel settore dell’elettronica.

Tuttavia, non tutto è negativo. Le spedizioni verso gli Stati Uniti e l’Europa hanno mostrato una crescita impressionante, grazie soprattutto alle forti vendite di automobili e parti di ricambio, con un aumento del 24%. Anche le esportazioni di apparecchiature elettriche e macchinari hanno registrato incrementi rispettivamente del 17% e del 18%.

Per quanto riguarda le importazioni, il Giappone ha registrato una significativa diminuzione nell’importazione di petrolio, gas naturale liquefatto e carbone, con cali del 28%, 38% e 37% rispettivamente.

In conclusione, mentre il mondo affronta sfide economiche, il Giappone dimostra ancora una volta la sua capacità di adattarsi e prosperare. Grazie a una strategia di esportazione mirata e a una gestione efficiente delle importazioni, l’arcipelago è ben posizionato per navigare in acque economiche turbolente e sfruttare le opportunità emergenti.