Militari e Polizia Contro il Presidente: Il Gabon in Rivolta! Cosa accadrà ora?

Militari e Polizia Contro il Presidente: Il Gabon in Rivolta! Cosa accadrà ora?
Gabon

Il presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, è stato colto di sorpresa da un evento inatteso che ha scosso l’intero paese. Un gruppo di militari e poliziotti gabonesi ha annunciato la cancellazione delle elezioni, la dissoluzione di tutte le istituzioni della Repubblica e la fine del regime attuale. Questo gesto è stato motivato dalla dichiarazione di irresponsabilità e imprevedibilità nella governance, che ha portato a una costante erosione della coesione sociale e rischiato di gettare il paese nel caos. Di conseguenza, le elezioni generali del 26 agosto 2023 sono state annullate e tutte le istituzioni, come il governo, il senato, l’assemblea nazionale e il tribunale costituzionale, sono state sciolte. Inoltre, è stato annunciata la chiusura delle frontiere del paese.

Un numero significativo di unità militari e di polizia, compresa la Guardia Repubblicana e i soldati regolari, ha appoggiato questa mossa senza precedenti. L’annuncio del colpo di stato è avvenuto poco dopo la divulgazione dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali, in cui Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni, ha ottenuto un terzo mandato con il 64,27% dei voti. Il suo principale rivale, Albert Ondo Ossa, ha ottenuto solo il 30,77% dei voti. Ossa, in passato, aveva già denunciato frodi da parte di Bongo e aveva chiesto un passaggio pacifico del potere. La divulgazione dei risultati ufficiali è avvenuta durante la notte, periodo in cui era in vigore un coprifuoco, con l’interruzione di internet in tutto il paese.

La situazione nel Gabon è attualmente molto tesa. L’annuncio del colpo di stato ha scatenato una serie di proteste da parte dei sostenitori di Ossa, che accusano Bongo di aver manipolato le elezioni per mantenere il proprio potere. Le strade sono state invase da manifestanti che richiedono un cambiamento di regime e un’inchiesta indipendente sulle presunte frodi elettorali. Le forze di sicurezza hanno risposto con la repressione, utilizzando gas lacrimogeni e proiettili di gomma per dispersare i manifestanti. Sono state riportate diverse vittime e arresti.

La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la situazione in Gabon. Numerosi governi e organizzazioni internazionali hanno condannato il colpo di stato e chiesto un ritorno alla legalità costituzionale. L’Unione Africana ha sospeso il Gabon dai suoi organi decisionali e ha minacciato di imporre sanzioni economiche se la situazione non si risolverà pacificamente. Allo stesso modo, altri paesi africani hanno richiamato i loro ambasciatori dal Gabon in segno di protesta.

È ancora incerto come si evolverà la situazione in Gabon. La popolazione è divisa tra coloro che sostengono Bongo e il suo regime e coloro che chiedono un cambiamento radicale e una maggiore trasparenza politica. La strada verso la stabilità e la democrazia appare tutt’altro che semplice, mentre il paese affronta una delle crisi più gravi della sua storia recente.