Lotta all’evasione fiscale: nuove misure in arrivo?

La lotta contro l’evasione fiscale sta subendo un cambiamento significativo che potrebbe portare a importanti benefici per l’intera società. Secondo un recente rapporto dell’EU Tax Observatory, si è evidenziata una crescente disparità nella tassazione, con i miliardari più ricchi del mondo che pagano tasse insignificanti o addirittura nulle.
Secondo l’osservatorio, che fa parte della Paris School of Economics, la maggior parte delle persone paga aliquote fiscali più alte rispetto ai super-ricchi. Queste persone, infatti, si avvalgono spesso di complesse strutture aziendali per evitare di pagare le tasse. Il rapporto suggerisce l’introduzione di un’imposta minima del 2% sulla ricchezza dei miliardari, una misura che potrebbe generare entrate annuali di circa 250 miliardi di dollari.
Considerando che nel mondo ci sono circa 2.500 miliardari con una ricchezza complessiva di 13 trilioni di dollari, l’impatto di questa proposta potrebbe essere davvero significativo. Ma la questione va oltre i semplici numeri, riguarda l’equità, la giustizia e, come ha sottolineato il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, la democrazia stessa.
Stiglitz ha avvertito che l’ingiustizia fiscale potrebbe minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Se le persone percepiscono che i più ricchi non pagano la loro giusta quota di tasse, potrebbero iniziare a rifiutarsi di pagare le proprie imposte. Questa disparità fiscale potrebbe erodere il contratto sociale e minare la fiducia nelle istituzioni.
Tuttavia, non tutti i miliardari sono indifferenti alle loro responsabilità fiscali e sociali. Alcuni dei più ricchi del mondo hanno deciso di impegnarsi a donare gran parte della loro ricchezza. Iniziative come il “Giving Pledge”, promosso nel 2010 da Bill Gates, Melinda French Gates e Warren Buffett, mirano a stabilire un nuovo standard di generosità tra i super-ricchi.
Anche Buffett stesso ha ammesso di pagare una percentuale inferiore di imposte rispetto alla sua segretaria, nonostante le modifiche fiscali del 2013. Questo fatto mette in evidenza le profonde incongruenze del sistema fiscale attuale.
Un altro esempio di miliardario filantropo è MacKenzie Scott, ex moglie del fondatore di Amazon, Jeff Bezos. Dopo il divorzio, ha ricevuto una quota del 4% in Amazon e ha donato circa 14 miliardi di dollari. Nonostante ciò, la sua ricchezza attuale è stimata intorno ai 33,6 miliardi di dollari.
Nonostante ci siano alcuni miliardari che scelgono di seguire la strada della filantropia, la questione fondamentale rimane: come garantire che tutti paghino una giusta quota di tasse? L’EU Tax Observatory ha evidenziato che, nonostante gli sforzi degli ultimi 10 anni per garantire una tassazione equa, ci sono ancora numerose lacune e scappatoie.
Il rapporto elogia l’accordo del 2021 tra 140 paesi per garantire che le società paghino almeno il 15% di imposte sulle loro attività. Tuttavia, sottolinea anche come questo piano sia stato indebolito da una crescente lista di scappatoie.
In conclusione, sebbene la filantropia possa essere una risposta parziale, è essenziale riformare il sistema fiscale globale per garantire equità e giustizia. La lotta all’evasione fiscale è una questione cruciale per la democrazia, l’uguaglianza e la coesione sociale. E, come suggerisce il rapporto dell’EU Tax Observatory, è arrivato il momento di agire con decisione.