La Cina punta al rafforzamento del controllo statale sull’economia

Cina in subbuglio dopo le recenti novità in campo economico. Il presidente Xi Jinping ha deciso di rafforzare ulteriormente il suo controllo sul settore finanziario cinese, che ha un valore di 61 trilioni di dollari. Al fine di stabilire la direzione futura per i prossimi cinque anni, Xi ospiterà la conferenza finanziaria a porte chiuse, che si tiene ogni due anni, lunedì e martedì a Pechino.
Questa riunione è di fondamentale importanza per la Cina, soprattutto in un momento in cui l’industria bancaria sta riscontrando margini di profitto record al ribasso e l’incessante lotta alla corruzione ha portato all’arresto di oltre 100 funzionari ed esecutivi quest’anno. Xi, che è il leader più potente della Cina dalla epoca di Mao Zedong, ha l’intenzione di dare priorità alla “leadership centralizzata e unificata” del Partito Comunista e all’aumento del controllo sul settore finanziario, come suggerito da analisti ed esperti. La stabilità finanziaria rimarrà al centro dell’attenzione, per evitare che una economia stagnante e i problemi nel settore immobiliare compromettano ulteriormente il settore bancario.
Secondo un’analisi recente di Bloomberg Intelligence, la conferenza “potrebbe rivelarsi un evento epocale per il settore finanziario”. L’urgenza di questa riunione è accentuata dalla situazione di debito nel settore immobiliare, che minaccia l’intero sistema finanziario.
Mentre la Cina affronta incertezze sul suo percorso politico ed economico, complice anche la stretta di Xi su vasti settori privati, gli investitori stranieri stanno ritirando capitali dal paese a un ritmo senza precedenti. Grandi aziende come Goldman Sachs Group Inc. hanno addirittura ridotto i loro piani di espansione.
Cina: cosa cambierà con il maggior controllo statale
Tuttavia, la conferenza, che era stata inizialmente posticipata di un anno a causa dell’approccio rigoroso della Cina alla pandemia di Covid-19, non è una novità. La prima edizione si è svolta nel 1997, subito dopo la crisi finanziaria asiatica. Il suo obiettivo principale è sempre stato quello di promuovere riforme finanziarie che favoriscano la crescita economica e garantiscano stabilità.
Al centro dell’agenda della conferenza ci saranno molto probabilmente temi chiave come la leadership del Partito. Quest’anno, l’organizzazione del settore finanziario ha subito importanti modifiche, con la creazione di un regolatore nazionale ampliato e il trasferimento di alcune responsabilità dalla banca centrale a un organismo controllato dal Partito Comunista Cinese.
Un altro aspetto cruciale sarà la stabilità e la gestione dei rischi. Di recente, Pechino ha chiesto alle principali banche del paese di sostenere gli sviluppatori in difficoltà e i veicoli di finanziamento dei governi locali.
Infine, la conferenza potrebbe portare a una maggiore chiarezza sulle competenze assegnate alla banca centrale, all’Amministrazione Nazionale di Regolamentazione Finanziaria e alla Commissione di Regolamentazione dei Valori Mobiliari della Cina.
È evidente che la strada che la Cina sta intraprendendo avrà un impatto non solo sul futuro economico del paese, ma avrà anche ripercussioni a livello globale. Gli occhi di tutto il mondo saranno puntati su Pechino nei prossimi giorni, in attesa di comprendere meglio le mosse del gigante asiatico.