Il successo verde dell’Italia nel panorama europeo

L’Italia si è affermata come leader nell’economia circolare, sorpassando di gran lunga la media dell’Unione Europea con un tasso di riciclo dell’83,4% nel 2022. Questo risultato eccezionale rappresenta un notevole passo avanti rispetto ad altri grandi Paesi europei come la Francia, la Germania e la Spagna, i quali hanno registrato percentuali inferiori rispettivamente del 64,4%, del 70% e del 59,8%. Questo traguardo pone l’Italia in una posizione di primo piano nel settore ambientale e testimonia un’eccellenza nella gestione dei rifiuti che va oltre il semplice rispetto delle normative, diventando un modello di riferimento a livello continentale.
Il Rapporto GreenItaly 2023, giunto alla quattordicesima edizione, si configura come un documento di grande importanza nella valutazione del progresso ambientale italiano. Realizzato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione di numerosi partner e il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il rapporto analizza le dinamiche della green economy coinvolgendo oltre 40 esperti. Attraverso l’analisi dei dati, emerge un’evoluzione nel linguaggio utilizzato per descrivere la sostenibilità, che si sta spostando verso termini più concreti che riflettono un cambiamento nell’approccio alla sostenibilità ambientale, con un’enfasi particolare sul processo di transizione verso una società più sostenibile e resiliente.
Per comprendere il successo italiano nel campo del riciclo, dobbiamo riconoscere il percorso di miglioramento che si è sviluppato nel corso degli ultimi vent’anni. A partire dagli anni ’90, l’Italia ha registrato un significativo aumento del tasso di riciclo, soprattutto nei settori della plastica e della carta. Con la presenza di 31 impianti di selezione e 92 impianti di riciclo, il Paese ha superato le aspettative, dimostrando un impegno ambientale che ha anche un impatto positivo sull’economia. L’aumento del 10% tra il 2010 e il 2020, in contrasto con il modesto 6% a livello europeo, testimonia l’efficacia delle politiche ambientali lungimiranti adottate dall’Italia.
Un caso di studio significativo nel settore del riciclo della plastica è rappresentato dal Rapporto di Sostenibilità 2022 di Corepla. Questo rapporto evidenzia non solo il risparmio di una considerevole quantità di materia prima vergine, ma anche una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Questi risultati non solo dimostrano l’efficacia delle misure adottate, ma mostrano anche come sia possibile un progresso ambientale che sia in linea con il benessere economico.
La strategia nazionale per l’economia circolare dell’Italia, inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), getta le basi per una società a rifiuti zero. Questo piano ambizioso prevede la promozione del mercato delle materie prime seconde e l’implementazione di pratiche di condivisione avanzate. L’approccio olistico adottato dall’Italia si focalizza sul coinvolgimento diretto dei cittadini e sul sostegno a settori emergenti come l’economia blu e la bioeconomia, creando così un ambiente favorevole per la transizione verso un’economia sostenibile e circolare.
Pertanto, l’Italia si pone come un esempio virtuoso e un punto di riferimento nell’ambito dell’economia circolare, con una visione che si estende fino al 2040 e oltre, indicando una direzione che altri Paesi potrebbero seguire per realizzare un futuro più sostenibile ed ecologicamente responsabile.